Il Bulova Parking Meter Chronograph è stato uno degli orologi più interessanti degli anni Settanta, quando i designer avevano una curiosità infantile ed erano pronti a esplorare forme, colori, funzioni e design. È stato presentato nel 1973 e aveva il caratteristico layout di forma che gli valse il soprannome di “Parchimetro”. Era equipaggiato con un movimento automatico con ruota a colonne Calibro Heuer 12 (originale, da non confondere con l’attuale TAG Heuer Cal.12). La base era il movimento automatico Buren 1281 con il modulo Dubois-Depraz 8510 collegato. Il Buren aveva un micro-rotore e il modulo era fissato con una disposizione a testa di toro (o “Bullhead”). La disposizione dei pulsanti con la corona sul lato opposto richiedeva una lunetta di metallo blu per collegare corona e i pulsanti. Il risultato è una forma piuttosto interessante che ha dato origine al soprannome dell’orologio, poiché all’epoca sembrava un parchimetro meccanico in uso negli Stati Uniti.

La cassa in acciaio satinato ha un diametro di 43 mm. E’ integrata con un disco metallico azzurrato come il modello originale del 1973

Si trattava di un progetto costoso, che ha portato alla sua scomparsa come vittima della rivoluzione del quarzo. Tra i modelli più famosi della generazione degli orologi “Bullhead” ci sono anche i Seiko e i Citizen esponenti della tipica sportività Anni 70.

IL NUOVO PARCHIMETRO

Il Bulova Parking Meter Chronograph rinasce in una nuova edizione equipaggiata con un più moderno e pragmatico movimento al quarzo. La cassa in acciaio satinato ha un diametro di 43 mm. L’involucro è avvolto da un “vestito” in acciaio azzurrato come il suo illustre predecessore. Ma mentre la versione originale del 1973 presenta solo due pulsanti a ore 12 e una corona per la carica e la regolazione dell’ora a ore 6, il nuovo modello del 2022 ha una seconda corona tra i pulsanti. Si tratta della normale corona del cronografo, che viene utilizzata per scollegare la batteria e per impostare l’ora e la data. Poiché il nuovo movimento è al quarzo, naturalmente, questo non richiede la ricarica.

La corona al 12 stacca la batteria del movimento e permette la regolazione dell’ora. I pulsanti servono per la gestione del cronografo

SECONDO FUSO ORARIO

La seconda corona al 6 serve ad azionare un secondo fuso orario visualizzato in 24 ore sul quadrante secondario sotto il 12. Anche i quadranti secondari sono diversi: l’originale aveva un contatore con totalizzatore di 30 minuti al 12 e un totalizzatore di 12 ore al 6. Il nuovo ha il suddetto contatore del secondo fuso orario di 24 ore al 12 e il totalizzatore del cronografo di 60 minuti al 6. A ore 3 è presente una finestrella con il datario.

La seconda corona a ore 6 si utilizza per la regolazione del secondo fuso sulla parte alta del quadrante

Sulla parte più esterna del quadrante sono presenti, in successione: indicatore sei secondi con indicatore a 1/4 e minuteria chemin de fer. In un anello ancora più esterno e di colore argento trova posto il conta-ore mentre il rehaut ospita la classica scala tachimetrica con limite a 500 km/h.
La funzione cronografica si aziona con i pulsanti sulla parte alta: Start-Stop a ore 11 e Reset a ore 1.

Il Parking Meter è dotato di cinturino in pelle con impunture blu del colore della cassa. Il prezzo è di circa 600€

MOVIMENTO E PREZZO

Il nuovo Bulova Parking Meter è equipaggiato con un calibro al quarzo Miyota 0S21.

Si indossa al polso con un cinturino in pelle e costa circa 600€.

Autore: Alvise-Marco Seno