L’UR-112 Aggregat è l’ultimo nato della collezione Special Project di URWERK, un laboratorio creativo dove sono incoraggiate l’ingegnosità e l’audacia. Se poi questi valori portano a risultati “folli” evidentemente Felix Baumgartner e Martin Frei, fondatori del piccolo brand indipendente, sono contenti.

Da un foglio bianco e da un quaderno pieno di schizzi è nata l’ultima provocazione dell’azienda di Ginevra, che in questo sconcertante modello vuole, ancora una volta, sfidare le convenzioni che animano l’Universo degli orologi. L’Aggregat pone l’accento sulla tecnicità del progetto. Il suo fascino sta nella complessità dei suoi ingranaggi e l’impegno profuso per creare un orologio meccanico che visualizza il tempo in un modo iper-originale.

La cassa in titanio, con finitura opaca, è larga 48 mm e lunga 51 mm. Lo spessore è di 16 mm.

L’UR-112 Aggregat annuncia la genesi di un tour de force orologiero. È un compendio di 25,5 grammi di tecnica distillata, che offre un’indicazione del tempo completamente digitale, delle ore e dei minuti. Una sfida verso il “tutto o niente” per lo staff degli artigiani di Urwerk, avvezzi a scommettere sui micron. Su questo straordinario e originale “solo tempo” la visualizzazione è affidata a una infrastruttura con prismi triangolari che operano sotto cilindri trasparenti. Questi appaiono come meccanismi sospesi, da ammirare attraverso il vetro.

L’Urwerk UR-112 Aggregat fa a meno di tutti i canoni tradizionali che definiscono un orologio meccanico.

CASSA

La cassa in titanio ha una larghezza di 42 mm e una lunghezza di 51. L’altezza è di 16 mm. Si presenta in tonalità, bicolore, con il corpo prcincipale nel colore del metallo e le parti laterali in nero Osservando il suo corpo futurista si è colti da stupore: questo oggetto somiglia a qualsiasi cosa ma, a prima vista, non a un orologio. Ha colori sobri, un corpo antracite con i lati neri completato da un coperchio dello stesso colore. Bello? Elegante: il termine più corretto è “impressionante”. “Le fonti di ispirazione per questa UR-112 sono molte e diffuse. La griglia della Bugatti Atlantic è la più evidente. Un’automobile eccezionale la cui spina dorsale (lungo il centro della carrozzeria ndr) contrastante sottolinea la simmetria assoluta. Anche alcune influenze mediorientali sono vivide nella mia mente. I ricordi, gli odori, le esperienze durante i miei viaggi alimentano la mia immaginazione e si ritrovano in tutte le mie creazioni, identificati con un tocco sottile” – dice Martin Frei.

L’Aggregat indossato: una delle fonti di ispirazione è stata la Bugatti Type 57 SC Atlantic del 1937

QUADRANTE

A sinistra, l’indicazione digitale dell’ora. Ognuno dei 12 numeri è inciso e poi riempito di Super – LumiNova. La trascrizione del tempo assume la forma di un’indicazione segnaletica che passa bruscamente a un ritmo cronometrico. A destra, lo stesso sistema visualizza i minuti. Questi si liberano dal ceppo del singolare e saltano invece a incrementi di 5 minuti. Il funzionamento dell’indicazione delle ore saltanti è guidato dall’avanzamento dei minuti. Al 60° minuto, la forza accumulata durante questi 3.600 secondi (sono visualizzati a metà del quadrante, leggermente a sinistra) viene rilasciata per cambiare il tempo scattando all’ora successiva.

A sinistra l’indicazione delle ore, a destra dei minuti

Il movimento dell’UR-112 è installato all’interno della cassa come un motore all’interno del telaio di un’automobile. E, allo stesso modo in cui il motore è protetto dal cofano, così il calibro è protetto da un coperchio di protezione in titanio, incernierato sulla parte superiore. Premendo i pulsanti su entrambi i lati della cassa, il coperchio si sblocca e si apre, rivelando un elaborato display di secondi digitali. Incisi su minuscoli dischi di silicio, minuscoli numeri sfilano sotto una lente d’ingrandimento accanto all’unico display analogico dell’UR-112, un indicatore della riserva di carica di 48 ore. In una posizione sublime, che potremmo idealmente definire ” a ore 2″ è posizionata la corona.

Premendo i pulsanti ai lati della “carrozzeria” si solleva il cofano e si può ammirare il quadrante (con piccoli secondi e riserva di carica)

Ma la fonte primaria di tutta questa potenza è radicata nel movimento di base, concepito  di fronte a questa costruzione così ingegnosa. Si tratta del calibro UR-13.01, meccanico a carica automatica. Questo motore pulsa a 28.800 alternanze l’ora e fornisce 48 ore di autonomia. Un’asta lunga e sottile collega il corpo e la testa dell’UR-112. Questo è l’albero cardanico, una parte centrale di vitale importanza per questo meccanismo. Un complesso insieme di pignoni, una successione di ingranaggi, permette a questo asse di trasmettere tutta l’energia necessaria. E questo nonostante una rotazione di 90°. Questo albero di trasmissione con doppio ingranaggio – uno per ogni estremità – è perpendicolare all’indicazione del tempo orizzontale.

Il Calibro UR-113.01. A sinistra l’indicatore della riserva di carica. A destra i secondi continui

Abbiamo soprannominato questo orologio l’Aggregat perché l’UR-112 riunisce diversi elementi. Attraverso un’unica fonte di energia,  sono alimentati tutti i display e i meccanismi. Questa forza è distribuita con parsimonia, in parte anche “riciclata”, in modo che dal secondo digitale nella parte superiore del quadrante ai minuti trascinanti e alle ore saltellanti all’estremo opposto, ogni display riceve esattamente la sua dose di energia necessaria, senza sprechi” – spiega Felix Baumgartner.

PREZZO E PRODUZIONE

Questa prima edizione UR-112 Aggregat è limitata a 25 pezzi con cassa contraddistinta dalla finitura opaca. Il prezzo è di 250.000 CHF, pari a poco più di 237.000€.

Autore: Alvise-Marco Seno